Federico Capuano
Scrive praticamente da quando ne ha memoria.
Dopo essersi specializzato in copywriting, SEO e creazione di contenuti per il web, ha collaborato con diverse importanti realtà in Italia e all’estero, passando da Napoli a Milano fino a Palma de Mallorca.
Tra i suoi punti di forza c’è da segnalare di sicuro l’abilità di scrivere testi in ottica SEO, che siano graditi a Google e che si posizionino tra le prime posizioni sul motore di ricerca.
Un copywriter completo a 360 gradi capace anche di elaborare strategie di comunicazione che passino dai social, all’email marketing, dal blogging a tutti i moderni canali di informazione. In grado di produrre contenuti di qualità partendo dallo studio del mercato, all’individuazione delle keywords e dei temi da trattare, fino alla scrittura pratica del testo.
Ha inoltre all’attivo la pubblicazione di diversi libri come ghostwriter e la realizzazione di articoli su Testate Giornalistiche riconosciute a livello nazionale e internazionale.
La sua esperienza nel campo della comunicazione lo rende una risorsa indispensabile per elaborare e mettere in pratica una strategia che porti risultati sul lungo periodo
Skill
- Conoscenza approfondita delle tecniche di scrittura SEO
- Ampia esperienza in copywriting e realizzazione di campagne pubblicitarie fisiche e online
- Capacità di elaborare testi semanticamente graditi a Google
- Esperienza nell’elaborazione di strategie di comunicazione per brand awareness e crescita organica
- Creazione di contenuti originali per post social
- Conoscenza di tutti i principali tool per la ricerca di keywords e temi correlati ad esse
- Capacità di scrivere da zero libri (tecnici e non) come ghostwriter per migliorare l’autorità online
- Esperienza nella stesura di articoli di stampo giornalistico
Creo strategie di SEO Copywriting di successo per la massima visibilità sul web.
Cos’è il Copywriting e come funziona
La definizione di copywriting fornita da Wikipedia è la seguente:
“Il copywriter o redattore pubblicitario è la persona che scrive tutte le parole della pubblicità (testi per annunci stampa, campagne pubblicitarie, cartelloni, spot televisivi e radiofonici, articoli promozionali e così via).”
Come ti ho detto all’inizio di questo articolo, infatti, il copywriter è colui che si occupa di scrivere dei testi che siano in grado di convertire e, quindi, di vendere. Contrariamente a quanto in molti pensano, la figura professionale del copywriter non è per nulla recente, ma ha origine diversi anni fa.
Con l’avvento dei mezzi di comunicazione, quali i giornali prima e la televisione dopo, infatti, ci fu la necessità di avere persone specializzate che si occupassero di scrivere le pubblicità.
I primi copywriter, quindi, erano proprio coloro che si occupavano di realizzare testi pubblicitari, inserzioni e spot sulla carta stampata e in televisione. Quella a cui stiamo assistendo oggi è una sorta di nuova era del copywriting, che si è semplicemente adattato al nuovo mezzo di comunicazione: internet.
Con l’avvento dell’online, infatti, i copy si sono dovuti spostare su nuovi canali, ideando testi pubblicitari in grado di adattarsi a nuovi tempi e abitudini dei consumatori
Il copywriter è un professionista che si occupa della comunicazione aziendale, andando a realizzare testi che siano in grado di vendere e convertire. Nel corso degli ultimi anni, la figura professionale del copywriter ha assistito a una vera e propria ribalta.
Navigando online è facile imbattersi in corsi di copywriting, persone che affermano di vivere di scrittura e pseudo guru che dichiarano di guadagnare cifre a sei zeri proprio grazie al copy.
Ma chi è il copywriter?
E soprattutto: di cosa si occupa in azienda?
In questo articolo cercheremo di rispondere a tutti questi quesiti, scoprendo, al contempo, come intraprendere in maniera PRATICA questa carriera.
Proprio per questo i copy moderni e i SEO copywriter (con calma ti parlerò anche di questo) non comunicano più tramite spot pubblicitari o inserzioni sui giornali, ma realizzano testi per landing page, copy per i social, articoli che siano visibili sui motori di ricerca ed email in grado d’intrattenere e vendere. Questo ha reso il copywriter una figura fondamentale per ogni azienda.
A oggi, infatti, chiunque voglia vendere deve necessariamente comunicare online e, senza l’aiuto di un bravo copywriter, rischia di essere semplicemente una goccia invisibile in questo mare infinito. Il copywriter moderno, in definitiva, è colui che si occupa della comunicazione aziendale a 360 gradi, sfruttando i mezzi odierni e realizzando testi che siano in grado di vendere e convertire. Ma vediamo più nello specifico in che modo opera un copywriter e quali sono i reali benefici che può portare in azienda.
Posizionamento online vincente
Stabilito a grandi linee di cosa si occupa un copywriter, è bene andare più nel dettaglio, scoprendo in che modo questa figura professionale si sia evoluta, e come si sia adatta alla comunicazione moderna.
Qualche rigo più su ti ho parlato di SEO copywriter e, in questo paragrafo, cercherò di spiegarti perché questa figura è diventata IMPRESCINDIBILE per ogni realtà aziendale che operi online.
Prima di questo però dobbiamo necessariamente fare un passo indietro.
Come detto, con l’avvento di internet, il mondo intero si è spostato online. Insieme a chi utilizza internet per svago o passatempo, c’è anche chi lo utilizza per vendere, lavorare e guadagnare. Le aziende che prima operavano esclusivamente offline, sono state costrette a creare siti web, e-commerce e a cominciare a interfacciarsi con i propri clienti online.
Come saprai sicuramente, però, la competizione online è letteralmente spietata. Ogni giorno vengono caricati milioni e milioni di nuovi contenuti, e farsi notare ed emergere diventa sempre più difficile.
A decidere chi sarà visibile o meno è Google. Il motore di ricerca più utilizzato al mondo, infatti, utilizza dei complessi algoritmi che stabiliscono quali siano i contenuti che devono essere mostrati per primi, e quelli che invece possono scendere più in basso o addirittura in seconda, terza, quarta pagina e così via.
Pensaci un secondo: quando cerchi qualcosa online tipo: “Come diventare copywriter” quali sono i risultati che clicchi?
Di sicuro i primi che il motore di ricerca ti restituisce. Difficilmente scorrerai fino alla terza o quarta pagina alla ricerca di un risultato che ti soddisfi.
Ti basta considerare che esiste un vecchio detto tra i copy (e non solo) che cita più o meno in questo modo:
“Il miglior posto per nascondere un cadavere è la seconda pagina di Google”
Questo per farti capire quanto effettivamente sia importante essere presenti tra i primi risultati di Google.
A tal proposito entra in gioco la SEO, ovvero la Search Engine Optimization che, tradotta in italiano, è l’Ottimizzazione per la Ricerca Organica.
La SEO è quella disciplina che si occupa proprio di rendere i contenuti/siti ottimizzati per Google, andando a rispondere ai parametri che il motore di ricerca ritiene rilevanti ai fini del posizionamento.
Associando quindi i termini SEO e copywriter, è facile intuire che un SEO copywriter si occupi di contenuti scritti che siano ottimizzati per Google.
Questo significa che, nel momento in cui un contenuto (che sia una landing page, un articolo di blog ecc) è ottimizzato dal punto di vista SEO, è molto più facile che si posizioni bene su Google, venga cliccato dagli utenti e permetta di convertire e vendere.
Chiaro quanto sia importante un SEO copywriter in azienda?!
Scrivere un testo in ottica SEO
Dopo tutta questa infarinatura generale, aver compreso l’importanza della SEO e dei contenuti ottimizzati, è lecito chiedersi come si scriva effettivamente un testo gradito a Google.
A tal proposito è importante sottolineare che il copywriter non è assolutamente un ruolo che è possibile improvvisare. Per diventare copywriter è fondamentale studiare, seguire dei corsi che siano validi e fare tanta pratica sul campo, al fine di comprendere quali siano le norme che regolano il posizionamento e le conversioni.
Inoltre considera che non esiste una regola standard che rende un testo universalmente gradito a Google. Ci sono molte varianti da considerare e in questo paragrafo cercherò di darti tutte le nozioni di base per un testo strutturalmente corretto e ottimizzato.
Per capire come scrivere un testo SEO è fondamentale, prima di tutto, capire quali siano gli interessi di Google e in che modo posizioni i vari contenuti.
Di base Google è un motore di ricerca gratuito che ha, come interesse principale, l’essere utilizzato da quante più persone possibili. Affinché questo avvenga è importantissimo che i risultati siano sempre conformi con l’intento di ricerca degli utenti.
Per intenderci: se cerco “ricetta del risotto allo zafferano” e Google mi restituisce quella della pasta al pomodoro, c’è qualcosa che non va.
Partendo da questo principio, la primissima cosa da comprendere per scrivere un buon testo SEO è l’intento di ricerca degli utenti.
Di base le ricerche su Google possono essere di tre diverse tipologie:
- Informazionale
- Navigazionale
- Transazionale
Ognuna di queste è differente e, per ognuna di queste, è necessario realizzare un contenuto differente.
Vediamole meglio nel dettaglio.
Informazionale
Il tipo di ricerca informazionale è quello più comune in quanto risponde all’esigenza dell’utente di cerca informazioni.
Il motore di ricerca, infatti, viene utilizzato prevalentemente per cercare informazioni, essendo un pozzo di conoscenza virtualmente infinito. In genere appartengono a questo specifico search intent, tipologie di ricerche che rispondono a domande ben specifiche:
Alcuni esempi di ricerca informazionale possono essere:
- “Come pulire il forno”
- “Perché il cielo è azzurro”
- “Quando cambiare il filtro del condizionatore”
Insomma tutto ciò che rientra nella “ricerca di informazioni”. Naturalmente un contenuto, per posizionarsi bene, dovrà fornire le giuste informazioni al quesito posto dall’utente.
Navigazionale
Il search intent di tipo navigazionale è invece completamente differente e riguarda tutti quegli utenti che, di base, sono già a conoscenza del contenuto da visualizzare.
In che senso?
Rientrano in questo specifico search intent tutte quelle ricerche che riguardano siti o contenuti specifici.In poche parole l’utente sa già quale sito o contenuto sta cercando e, nella barra di ricerca, digita direttamente il dominio del sito, il nome del brand e così via.
Transazionale
Infine c’è il search intent di tipo transazionale che, senza ombra di dubbio, è quello più proficuo da intercettare.
Il search intent transazionale è infatti quello che riguarda, per l’appunto, le transazioni e gli acquisti online. Le ricerche che rispondono a questo specifico intento portano infatti a una vendita e, di conseguenza, a un guadagno per l’azienda.
A dirla tutta la categoria transazionale abbraccia anche altre tipologie di ricerche. Pur considerando come intento di base l’acquisto, questo search intent comprende anche azioni come il download, la prenotazione o l’installazione.
Alcuni esempi di ricerche che appartengono a questa categoria sono:
- “Migliori libri sul copywriting”
- “Scarpe Adidas”
- “Hotel a Roma”
Insomma il search intent di tipo transazionale è sicuramente il più ghiotto per chi intenda vendere online. Un e-commerce, quindi, per posizionarsi bene, deve essere in grado di rispondere a questo tipo di intento in modo soddisfacente.
Analizzare la SERP di Google in pochi minuti
Come abbiamo ormai compreso, il search intent è fondamentale per scrivere un testo che sia SEO oriented.
Rispondere in maniera soddisfacente (almeno per Google) all’intento di ricerca, permette infatti di apparire come contenuto utile agli occhi del motore, andando a migliorare il proprio posizionamento.
Comprendere qual è il search intent, però, da solo non basta ed è fondamentale andare a studiare la SERP di riferimento.
Se ti stai chiedendo cosa sia la SERP considerala, semplicemente, come la pagina che Google ti restituisce quando effettui una ricerca.Per comprendere meglio cosa intendo vai su Google e digita una qualsiasi parola.
Il motore di ricerca di restituirà una pagina con dieci risultati organici (quindi posizionati esclusivamente per la loro qualità) e degli annunci (ovvero contenuti posizionati a pagamento).Ecco, quella è la SERP.
Essere in grado di analizzare la SERP è un elemento importantissimo per riuscire a scrivere un contenuto che sia ottimizzato lato SEO.
La prima cosa da capire è che non esiste un modo universale per analizzare la SERP. Questo perché ogni SERP è diversa e, un bravo copywriter, deve necessariamente possedere una certa elasticità mentale.
Se cerchi ad esempio “Come dipingere a olio” o “I migliori smartphone” otterrai naturalmente due SERP completamente differenti.
L’analisi della SERP è un argomento molto tecnico che richiede uno studio approfondito e anni di pratica, quello che posso dirti in poche righe è di analizzare sempre i primi risultati che offre Google, in modo da capire per quale motivo siano lì.
In genere noterai che questi contenuti hanno sempre dei punti in comune, ed è proprio su quei punti che dovrai spingere affinché il tuo contenuto sia ritenuto valido dal motore di ricerca.
Keyword Research e semantica
Come forse saprai, prima di scrivere un qualsiasi contenuto online che ambisca a posizionarsi, un buon SEO copywriter deve necessariamente effettuare una keyword research.
Google, infatti, lavora mediante delle parole chiave che permettono ai suoi algoritmi di analizzare più rapidamente un testo e capire di cosa parla. In poche parole se hai scritto un contenuto che riguarda la “ricetta della pasta al pomodoro” e la keyword “pasta al pomodoro” non è mai presente, difficilmente il motore di ricerca potrà capire che parli proprio di quell’argomento.
Ma come si trovano le giuste keyword?
Prima di pianificare un qualsiasi contenuto è fondamentale eseguire una ricerca preliminare, in modo da capire se quella specifica parola chiave abbia un volume di ricerca interessante.
Il volume di ricerca è un dato che indica quante persone, mensilmente, cercano quella specifica keyword. In questo modo è facile puntare su parole chiave che siano molto ricercate e che possano portare un traffico interessante al sito.
Per eseguire la keyword research esistono diversi tool, gratuiti e a pagamento, che forniscono dati e informazioni fondamentali.
Tra i più conosciuti ti segnalo sicuramente:
- Seo Zoom
- Sem Rush
Entrambi a pagamento o, se non hai intenzione di investire in questi strumenti, c’è anche il keyword planner di Google.Quest’ultimo strumento, però, a differenza degli altri due, fornisce informazioni molto meno precise.
Mentre i primi due, infatti, permettono di sapere esattamente il numero di ricerche mensili, di analizzare la SERP di riferimento per quella keyword e di valutare quali sono i competitor, il keyword planner offre semplicemente dei range di volume molto più generici.
Oltre alla keyword principale (che sarà quella su cui imposterai il tuo testo) è importante anche individuare le cosiddette keyword secondarie.
Queste sono parole chiave che riguardano sempre l’argomento centrale e che sono direttamente collegate alla parola chiave principale da te scelta. Per individuarle hai vari metodi ma, personalmente, te ne voglio consigliare due.
I tool che ti ho consigliato prima (Seo Zoom e Sem Rush) di base forniscono già le keyword secondarie ma, in alternativa, puoi sfruttare anche la potenza di Google.
Il primo metodo è molto semplice e consiste nello scorrere fino in fondo alla pagina quando effettui una ricerca. Qui ti troverai davanti ad alcune parole chiave che lo stesso Google suggerisce in base ai volumi di ricerca che registra.
Cercando, ad esempio, “pasta al pomodoro”, in basso potresti trovare come parole chiave secondarie:
- “pasta al pomodoro passata”
- “pasta al pomodoro calorie”
- “pasta al pomodoro e mozzarella”
E così via.
Queste sono tutte ricerche correlate che gli utenti REALMENTE hanno effettuato su Google.
In questo modo puoi facilmente intuire in che direzione deve andare il tuo articolo, di quali argomenti deve parlare e quali parole devono essere incluse.
Il secondo metodo è invece quello di sollecitare il motore di ricerca a mostrarti delle keyword più specifiche.
Per farlo ti basterà aggiungere il carattere “*” all’inizio e alla fine della parola chiave. In questo modo:
- “*pasta al pomodoro”
- “pasta al pomodoro*”
Così facendo otterrai nuove parole chiave correlate.
Il consiglio che ti do, in ogni caso, è di sfruttare in maniera combinata i tool e questi trucchetti che ti ho mostrato per individuare quali sono gli argomenti da dover necessariamente trattare, quelli che per Google sono rilevanti.
E poi?
Una volta individuate keyword e argomenti entra in gioco la semantica.
Devi sapere, infatti, che Google è regolato ormai da algoritmi avanzatissimi, in grado di comprendere il nostro linguaggio alla perfezione.
Fino a qualche anno fa era sufficiente riempire (letteralmente) un articolo con la parola chiave, in modo che Google lo posizionasse tra i primi risultati.
Oggi, per fortuna, non è più così. La semantica, e quindi la capacità di scrivere bene, è diventata un elemento fondamentale per il motore di ricerca, il quale premia i contenuti che siano completi, scritti bene e che sfruttino un linguaggio adeguato.
Proprio per questo avere un bravo copywriter in azienda diventa fondamentale, in quanto non basta più conoscere le giuste keyword e qualche “regoletta” di SEO per posizionare un pezzo.
Al giorno d’oggi è importantissimo essere esperti nell’argomento di cui si scrive.
Considera solo che Google è ormai in grado di riconoscere i termini tecnici che riguardano uno specifico argomento, i modi di dire del parlato, i sinonimi e tutte quelle parole comunemente utilizzate da chi è esperto in uno specifico settore.
Di conseguenza i contenuti che contengono tutti questi elementi saranno valutati come più completi da Google e quindi premiati con un buon posizionamento.

Altri Aspetti da Considerare
In questo articolo ti ho mostrato tutte quelle che sono le basi di un SEO copywriting che sia valido. Individuare le keyword e saper scrivere in un certo modo sono di sicuro degli aspetti centrali al fine di un posizionamento su Google.
Ci sono però anche degli altri aspetti tecnici che è importante conoscere. In questo paragrafo parleremo nello specifico di questi aspetti che, messi tutti insieme, possono aiutare a migliorare la SEO di un pezzo.
Titoli: H1,H2 e H3
Ogni articolo scritto e pubblicato online ha dei titoli. Questi permettono a Google di capire quali siano gli argomenti trattati e, inoltre, permettono di rendere la lettura molto più semplice e scorrevole per l’utente.
Di base i titoli si dividono in tre tipologie, che sono quelle più utilizzate:
- H1
- H2
- H3
Per capire meglio quali sono le differenze tra i tre, te li mostrerò direttamente da questo articolo.
L’H1 è il titolo principale, quello che indica categoricamente di cosa tratta l’articolo.
Questo, per intenderci, è il titolo che l’utente vedrà su Google e quello che permette al motore di ricerca di cosa si parla.
Per quanto riguarda questo articolo il titolo è per l’appunto: “Copywriter: chi è, cosa fa e qual è il suo ruolo in azienda”
L’H2 è un titolo che si colloca direttamente sotto rispetto al titolo principale. Questo indica infatti tutti i vari paragrafi del testo e permette di suddividere l’articolo per argomenti.
Nel caso di questo articolo un H2 è: “Altri aspetti da considerare” vale a dire il titolo di questo specifico paragrafo.
Infine gli H3 sono i sottoparagrafi, ovvero quei titoli che vanno a indicare degli argomenti specifici all’interno di un paragrafo.
In questo caso: Titoli: H1,H2 e H3
Naturalmente possono essere presenti anche altri titoli, come H4, H5 e così via anche se, nella maggior parte dei casi, sarà sufficiente utilizzare i primi tre.
Intensità parola chiave
Come ti ho detto qualche paragrafo più in su, la semantica è un aspetto fondamentale per scrivere un buon testo SEO.
Ogni bravo copywriter sa che riempire un testo con la keyword non solo non lo farà posizionare, ma potrebbe risultare addirittura dannoso.
A tal proposito ti consiglio di tenere sotto controllo il numero di volte che inserisci la keyword nell’articolo, in modo da evitare una vera e propria azione di SPAM. Se Google infatti si accorge che hai inserito la parola chiave troppe volte (e magari in modo non contestualizzato) penalizzerà il tuo contenuto considerandolo poco utile per l’utente.
Link interni ed esterni
Quello riguardante i link è un argomento abbastanza discusso tra i copywriter e gli esperti di SEO in generale.
Ci tengo a precisare che questo aspetto (così come gli altri) da solo non basta per posizionarsi ma, se curato a dovere, può dare una spinta in più.
Per intenderci: se scrivi male un articolo non saranno i link o i titoli a salvarlo ma, tutti questi elementi insieme, aumentano le possibilità che il pezzo sia gradito a Google.
Tornando ai link ne esistono di due tipologie:
- Esterni
- Interni
I link esterni sono quelli che portano a pagine esterne rispetto al sito su cui stai scrivendo. Questi sono utilissimi per linkare a fonti attendibili che vadano ad approfondire gli argomenti trattati, per Google sono molto validi.
I link interni sono invece quelli che riportano a una risorsa interna al sito. Anche in questo caso è fondamentale contestualizzarli in modo che l’utente possa approfondire l’argomento.
Un consiglio al volo per i link?
Evita di linkare singole parole ma cerca di rendere “parlanti” i collegamenti. Questo aiuterà sia l’utente che Google a capire dove porta quel collegamento.
Meta descrizione
La meta descrizione è un elemento secondario che, fondamentalmente, può semplificare la vita all’utente (e fidati che Google lo gradisce non poco)
In sostanza la meta descrizione è quel piccolo testo che si trova immediatamente sotto il titolo quando effettui una ricerca. Se non la compili, Google prenderà una porzione di testo a caso, che ritiene valida, e la andrà a inserire lì.
Al contrario puoi decidere di compilarla tu, inserendo la parola chiave e una piccola descrizione dell’argomento.
Lunghezza testo e titolo
Infine, come ultimo aspetto tecnico secondario, ti consiglio di prestare attenzione anche alla lunghezza del testo e del titolo.
Per quanto riguarda la prima, il consiglio che ti do è quello di valutare cosa hanno fatto a riguardo i tuoi competitor (torna al paragrafo sull’analisi della SERP). Questo perché per ogni argomento può essere necessaria una lunghezza differente.
Naturalmente il testo deve essere quanto più completo possibile, e questo può voler significare anche che sarà più lungo, ma non sempre approfondire troppo è un bene. Il rischio è quello di andare fuori argomento, inserendo magari informazioni che non sono strettamente collegate.
Avrai ormai capito che questo, per Google, non è un bene.
Per quanto riguarda il titolo ti consiglio semplicemente di evitare titoli troppo lunghi. Dovresti essere in grado di creare un titolo che includa la keyword all’inizio e qualche altra informazione, senza dilungarti eccessivamente.
In conclusione
In questo articolo abbiamo visto chi è il copywriter, di cosa si occupa, qual è il suo ruolo in azienda e quali siano gli aspetti più importanti per scrivere un testo SEO oriented.
Come già ribadito qualche rigo più in su, per poter intraprendere questo tipo di carriera è fondamentale formarsi e acquisire delle competenze ben specifiche.
Anche per scrivere testi che convertano, quindi ad esempio per delle pagine di vendita che promuovano un prodotto, è necessario conoscere delle tecniche approfondite e avanzate.
Non ci si improvvisa copywriter, a meno che non si vogliano perdere soldi e tempo.
Il consiglio finale che voglio darti, quindi, se la tua intenzione è quella di diventare copywriter, è FORMATI.
Trova un corso realizzato da persone competenti e mettiti sotto a studiare. Una volta acquisite le giuste competenze potrai iniziare a provare sul campo con i primi clienti e migliorare la tua tecnica.
Quella del copywriter è senza dubbio una professione meravigliosa, che può darti tante soddisfazioni e competenze facilmente spendibili nel mondo del lavoro.