Il videomaker: di cosa si occupa e il suo ruolo in azienda

Nel corso degli anni il mondo della pubblicità, e della comunicazione, è drasticamente cambiato, dando risalto a nuove figure professionali.

Ad oggi un’azienda, per essere competitiva sul mercato, deve essere in grado di sfruttare i canali di comunicazione in maniera ottimale ed efficace, cercando di arrivare al proprio target nel miglior modo possibile.
In questo il ruolo del videomaker risulta fondamentale, in quanto permette di raggiungere un’ampia fetta di pubblico con un contenuto semplice da fruire e accessibile a tutti.

Ma chi è il videomaker, di cosa si occupa e qual è il suo ruolo in azienda?

Cosa fa un videomaker

Per poter scoprire nel dettaglio tutte le caratteristiche di un buon videomaker, è fondamentale capire di cosa si occupi.
Come il termine stesso ci suggerisce (“video” più “maker”) questo professionista si occupa di realizzare video, ovvero contenuti visivi che abbiano un forte impatto sul pubblico.

Il suo obiettivo è proprio quello di creare dei contenuti che combinino alla perfezione immagine e suono, al fine di comunicare un messaggio.

Il ruolo del videomaker si avvicina tantissimo a quello del filmaker, con l’unica differenza che quest’ultimo, come è facile intuire dal termine, si occupa di veri e propri film e lungometraggi.

Il videomaker, al contrario, realizza video di presentazione, spot pubblicitari, cortometraggi, videoclip e documentari.
Sul piano della preparazione, però, i due ruoli non si discostano tantissimo. Il videomaker, infatti, è un regista a tutti gli effetti che si occupa non solo della realizzazione finale del video ma, al contempo, deve essere in grado di organizzare il set in cui sarà girato, le luci, il suono e tutto ciò che può contribuire a rendere il video unico e di qualità.

Com’è facile intuire, quindi, quello del videomaker non è per niente un ruolo che è possibile improvvisare e, come vedremo più avanti, è fondamentale avere competenze tecniche e attrezzature di un certo livello.

Per il momento quello che ci interessa capire è che il videomaker si occupa della realizzazione e della post-produzione di contenuti visivi in formato video. Questi saranno poi utilizzati per promozioni, pubblicità o come semplici contenuti per le varie piattaforme.
Si tratta di un ruolo che, in azienda, risulta ormai indispensabile.
Vediamo perché.

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L’importanza dei contenuti video

Nel corso degli ultimi anni il mondo della comunicazione ha subito dei cambiamenti drastici e decisamente rapidi.
Ogni anno sbuca fuori un nuovo trend, che fa completamente mutare la strategia di comunicazione delle aziende.

Proprio a causa di questa velocità, è diventato fondamentale per le aziende adattarsi. Il rischio è quello di comunicare in un modo che il proprio target ritiene ormai superato, creando contenuti che hanno un’elevata probabilità di finire nel dimenticatoio.
Tra i trend degli ultimi anni, grazie anche all’ascesa di social completamente visivi come Instagram e YouTube, i contenuti video sono diventati sempre più importanti. L’utente medio naviga ad una velocità impressionante e ha una soglia dell’attenzione che è ormai molto bassa.

I contenuti video, con la loro rapidità e semplicità, risultano quindi un tipo di format vincente, che permette di comunicare in modo rapido e funzionale con i propri possibili clienti. Per comprendere quanto detto basta aprire social come Facebook o Instagram e notare quanto i video siano diventati i contenuti preferiti dagli utenti.

Le stesse piattaforme, perfettamente consapevoli di questo, tendono a spingerli molto di più, rendendoli visibili a un numero maggiore di persone, se confrontati con altri contenuti come immagini e post scritti.
I video sono quindi dei contenuti di cui non si può più fare a meno e, a tal proposito, avere un buon videomaker in azienda risulta incredibilmente utile.

Il motivo sta nel fatto che, al giorno d’oggi, chiunque abbia uno smartphone può tranquillamente cominciare a realizzare video. Di fatto la produzione di video da parte di amatoriali è cresciuta tantissimo nell’ultimo periodo, e i social sono stati letteralmente inondati da questi contenuti.
Per un’azienda che intenda promuoversi e dare un’immagine professionale di sé, però, un contenuto amatoriale di sicuro non basta. Ed è qui che entra in gioco il videomaker.

Avere un bravo videomaker in azienda, o comunque affidarsi a un’agenzia che ne abbia uno bravo, è diventato fondamentale per chiunque voglia mettersi in evidenza online.

In un mare comune di contenuti amatoriali, infatti, chi spicca e si mette in risalto è proprio chi riesce a mettere online contenuti che siano più professionali, che abbiano le giuste luci, un suono pulito e tutto ciò che contribuisce a rendere di qualità un contenuto visivo di questo tipo.

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Competenze fondamentali di un videomaker

Dopo aver compreso quanto sia importante il ruolo del videomaker, e quanto i contenuti video siano ormai indispensabili per chiunque voglia comunicare online, è bene andare a comprendere quali siano le competenze necessarie per chi vuole intraprendere questa professione.
Come detto qualche rigo più su, non ci si può improvvisare videomaker, ma è necessario possedere alcune skill fondamentali.
I contenuti video prodotti da un videomaker, infatti, devono presentare una certa qualità e professionalità, devono essere in grado di arrivare al cuore del proprio pubblico e, soprattutto, devono distinguersi rispetto alla concorrenza.
In questo un videomaker è senza ombra di dubbio anche un creativo. Per poter svolgere questa professione, infatti, bisogna avere idee brillanti, bisogna essere in grado di pensare fuori dagli schemi.
Uno stesso prodotto, ad esempio, può essere presentato in decine di modi differenti e sta proprio al videomaker (magari supportato dal resto del team creativo) comprendere in che modo è meglio girare il video per mettere in risalto i suoi punti di forza.
Quello che è certo, alla luce di quanto detto, è che quella del videomaker non è di sicuro una professione statica, monotona e piatta ma, al contrario, consente di mettersi in gioco ogni giorno.

Oltre a una forte creatività, il lavoro del videomaker si contraddistingue per due fasi:

  • Produzione
  • Post-produzione

Per entrambe sono necessarie skills differenti.
Vediamo cosa sono e quali sono le skills necessarie.

Produzione:
Come il termine stesso suggerisce la fase di produzione è quella in cui si produce, a tutti gli effetti, il video. Ciò vuol dire che in questa fase gli “addetti ai lavori” procedono a girare fisicamente il video impostando scenari, soggetti e tutto ciò che è necessario per la creazione del contenuto.
La fase di produzione è senza dubbio la più delicata e importante in quanto, senza di questa, quella di post-produzione non potrebbe praticamente esistere.

In questa fase, oltre all’idea da cui partire, contano tantissimo numerosi altri aspetti come:

  • Location
  • Luci
  • Suono

La location è il luogo fisico in cui sarà girato il video e ha un’importanza fondamentale. In base al tipo di contenuto, al canale su cui sarà caricato e al pubblico di destinazione, la location può cambiare.
Un bravo videomaker deve naturalmente essere in grado di scegliere la location giusta, ovvero il luogo che permetta di esprimere al meglio l’idea e il messaggio che ha in mente.
Anche le luci e il suono fanno la differenza, soprattutto sul piano della qualità. Un video, per essere gradevole da guardare, deve presentare la giusta illuminazione, in modo che i soggetti non siano troppo scuri o troppo “illuminati”, e un suono di qualità, che non sia disturbato o poco chiaro.
Il connubio tra tutti questi fattori dà vita a un video professionale che, come vedremo nel prossimo paragrafo, passa poi alla fase di post-produzione.

Post-produzione

Se la fase di produzione è quella in cui si gira fisicamente il video, quella di post-produzione riguarda invece tutti quegli accorgimenti e quelle modifiche di cui ha bisogno il contenuto.
Girare un video che non ha bisogno di montaggio è praticamente quasi impossibile e, nella maggior parte dei casi, sarà necessario eseguire dei tagli, modificare dei passaggi, inserire immagini o suoni.
La fase di post-produzione è quindi importante quanto girare il video e, in molti casi, può richiedere anche molto più tempo. Per poter modificare i contenuti video esistono dei programmi specifici, tra cui uno dei migliori è Adobe After Effects, che permettono per l’appunto di eseguire queste modifiche.

Montare un video in maniera efficace è quindi un’operazione decisamente complessa che richiede un’ottima padronanza dello strumento, e la giusta esperienza in termini di gusto. I tagli, le eventuali aggiunte di immagini o altri spezzoni di video, la scelta delle varie inquadrature, sono tutti elementi che devono essere selezionati con cura, in modo che il risultato sia perfetto e senza sbavature.

Il video, una volta che è stato montato a dovere, è pronto per essere pubblicato e utilizzato come meglio si crede.
La post-produzione, in ogni caso, è una skill fondamentale per un buon videomaker il quale deve essere in grado di consegnare al cliente un prodotto finito, completo e professionale.

Attrezzatura

Fino a questo momento abbiamo parlato del lavoro del videomaker e di quali siano le competenze necessarie per poter svolgere questa professione.
Une menzione va fatta però anche all’attrezzatura che svolge un ruolo assolutamente primario per ciò che riguarda la qualità dei contenuti. Anche il miglior videomaker al mondo, in grado di post-produrre al meglio qualsiasi contenuto, infatti, avrebbe difficoltà a realizzare un buon prodotto senza una buona attrezzatura.
Come detto all’inizio i contenuti amatoriali che vengono diffusi online sono tantissimi e, per distinguersi realmente dalla concorrenza, è fondamentale puntare sulla qualità.
A tal proposito un buon videomaker utilizza naturalmente solo attrezzatura professionale che può comprendere diversi elementi.
Innanzitutto è fondamentale che sia munito, naturalmente, di una buona fotocamera o videocamera. Si parla di macchine da migliaia di Euro, in grado però di garantire una qualità dell’immagine impeccabile.
L’investimento iniziale, in tal senso, può essere abbastanza importante in termini economici, anche se si tratta di un acquisto che ripagherà naturalmente sul lungo periodo.

Oltre alla macchina da utilizzare è necessario anche munirsi di un buon microfono esterno (in genere superiore in termini di qualità rispetto a quello interno della fotocamera) di un flash esterno, per l’illuminazione, e di vari obiettivi per la camera, in modo da modificare l’inquadratura in base al risultato richiesto.
Molti videomaker, soprattutto quelli che si occupano di riprese esterne o dall’alto, utilizzano anche uno o più droni. Anche in questo caso l’investimento non è sicuramente da poco ma i risultati che è possibile ottenere sono senza dubbio molto interessanti.

Insomma l’attrezzatura di cui ha bisogno un videomaker per svolgere il suo lavoro è decisamente professionale e costosa. Naturalmente non tutti iniziano spendendo migliaia di Euro ma, per ottenere risultasti professionali, è fondamentale avere una buona attrezzatura (e sapere come utilizzarla).

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In conclusione

Come abbiamo potuto vedere insieme il ruolo del videomaker è quello di produrre e post-produrre contenuti in formato video che siano professionali. Questi possono essere poi utilizzati come contenuti per i social, per la propria promozione pubblicitaria o semplicemente per comunicare qualcosa al proprio pubblico.
Quel che è certo è che ormai non è più possibile ignorare l’importanza dei video. Si tratta infatti dei contenuti più veloci e semplici da fruire, indispensabili per poter comunicare al giorno d’oggi.
Per potersi distinguere, però, è necessario avere dei contenuti video che siano professionali, che alzino l’asticella rispetto alle migliaia di contenuti mediocri che vengono caricati ogni giorno.

Proprio per questo motivo affidarsi a un bravo videomaker è ormai imprescindibile. Questo professionista, oltre a saper girare il video e a saperlo montare nel modo giusto, è in grado anche di consigliare il modo più giusto per promuovere un prodotto, esporre un concetto o semplicemente comunicare un’idea al proprio target.

Riassumendo quindi abbiamo compreso quanto, in ogni azienda che voglia comunicare, la figura del videomaker sia ormai fondamentale, al pari di qualsiasi altra figura professionale.
Investire in una persona preparata e competente, può fare decisamente la differenza in termini di risultati e qualità dei propri contenuti.

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